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lunedì 13 gennaio 2014

Riso...di Mucci

Avete idea di quel riso che mangiate con il chirashi oppure quello stupendo riso indiano che mangiate per accompagnare il pollo tandoori al ristorante indiano? Tecnicamente si tratta di riso bollito. Ma non lo è. Per nulla.
Almeno a giudicare dal sapore.



Mi hanno sempre detto che questa cottura si definisce "all'inglese", ma sinceramente non sono per nulla sicura della definizione, quindi per me è il riso di Mucci,  colei che mi ha insegnato a cuocere il riso così.
Io lo utilizzo per accompagnare i vari polli thai, ma anche le seppioline con i piselli e il pollo con il curry e le mele.

Per la buona realizzazione di questo riso necessito dell'aiuto di Antonio (http://www.fattiunarisata.it), il latin lover di Quelli del Sabato e del suo meraviglioso riso basmati.

Riso...di Mucci     


Tempo di preparazione: 3 minuti + 15 minuti di cottura

Ingredienti per 2 persone

120 gr di riso basmati
1 spicchio d'aglio

Procedimento (da seguire scrupolosamente)

  • Spelate l'aglio e mettetelo in una pentola di piccole dimensioni di cui possedete il coperchio. Aggiungete un filo d'olio extra vergine e fate imbiondire leggermente.
  • Ora pesate il riso e mettetelo in un bicchiere. In un bicchiere IDENTICO a quello in cui avete messo il riso mettete la stessa quantità di acqua.
  • Quando l'aglio sarà rosolato leggermente mettete l'acqua nella pentola e aumentate la fiamma. Quando l'acqua bolle aggiungete il riso e regolate di sale. 
  • Non appena riprende bollore mescolate e coprite con il coperchio. 
  • A questo punto abbassate la fiamma al minimo e lasciate coperto senza mai alzare il coperchio per 15 minuti.
  • Terminati i 15 minuti il vostro riso è pronto per accompagnare tutti i vostri piatti.



lunedì 6 gennaio 2014

2014...si ricomincia...

L'Epifania tutte le feste le porta via, diceva la mia nonna... e mia madre, ligia e rigorosa alle regole, ha sempre sostenuto che appena dopo la Befana era assolutamente necessario sbaraccare tutto ciò che era Natale per tornare alla normalità. E io oggi ho fatto così: impacchettato alberi, ritirato palline, avvolto luci...e sistemato tutti quei regali rimasti sotto l'albero.
Tra loro ho trovato questo.
E lui, merita una descrizione speciale.
Un po' perché è di cibo che si tratta...un po' perché fa bene...e un po' perché è bello da impazzire...

Non so se li conoscete già...
Io ho avuto l'onore di cenare con loro (http://www.quellidelsabato.it) in una calda serata di luglio, serata nella quale avevo promesso post e racconti...ma poi la mia vita informatica e non solo ha, come dire, preso un'altra via. Ora non so se le cose sono sistemate o meno. So che ogni volta che mi capita sotto mano questo libro non posso far altro che sorridere.

Vi racconto come è andata...


Era una calda e afosa serata di fine luglio... Tutta la strada, come sempre, era in salita e ricca di ciottoli e di sassi, tra le altre cose...e io esibivo una zeppa vertiginosa perché in arrivo dall'inaugurazione di un negozio. Ma, come sempre, a tutto c'è una soluzione...
Il luogo prescelto per l'evento mi ha lasciato un po' perplessa: ho abitato vicino alla Badia di Dulzago per 20 anni e non mi ha mai entusiasmato...Ma per la prima volta, questa volta, l'ho guardata. Una meraviglia di borgo novarese. Tolto la zeppa e passata al mocassino ho iniziato finalmente a godermi la serata...


Aperitivo in corte con un finger food strepitoso creato e studiato per esaltare i crunch ma soprattutto servito con eleganza ed enorme senso del servizio da Maurino e Massimo.


Non avevo ben chiaro ancora cosa fosse tutto questo progetto...e probabilmente non l'avete nemmeno voi...Solo alla fine sono stata in grado di mettere insieme tutti i pezzi. 

A distanza di quasi sei mesi non posso pensare alla Juventus senza associare Maurino e il suo tatuaggio, non riesco a indossare la mia zeppa senza pensare a Massimo e la sua pungente auto-ironia, non riesco a dire "rosmarino" senza pensare a Lella ed al suo modo straordinario di pronunciare quella (e molte altre) parola.

A distanza di quasi sei mesi, oggi, con mille vicende che mi hanno (s)travolto, ringrazio chi ha insistito per farmi partecipare all'evento e chi ha reso possibile tutto questo. 
Perché dietro a Luigi che vuole portare più di 2 piatti, dietro a Eva con il suo stile impeccabile, dietro a Manuela che batte un cinque con una forza stratosferica, dietro a ognuno di loro ci sono persone che dedicano il loro tempo libero a tutto questo, senza aver nessuna paura di pronunciare la parola "matto". 


E ad oggi, come dice la mamma, non è dei matti che bisogna avere paura...ma di tutti quelli che si credono normali..


Non lo so se con il mio post di NON ricette sono riuscita a incuriosirvi almeno un pochino, se sono riuscita ad aggiungere alla loro pagina Facebook almeno un I Like, se quei crunch hanno solleticato il vostro palato, so solo che avevo voglia di cominciare così, RISANDOCI SU...

Buon nuovo inizio a tutti...